Dal 9 luglio al 4 settembre, ad Atri e Pescara, torna Stills of Peace and Everyday Life, la rassegna internazionale di Fondazione Aria dedicata all’arte e alla cultura contemporanea che quest’anno giunge alla sua nona edizione. Ospite d’onore: l’Armenia, “terra di reminiscenze bibliche, dai richiami nostalgici di un passato martoriato e glorioso, terra di aneliti di libertà e di lotte di sopravvivenza, terra di cime innevate, di laghi sospesi nell’azzurro, di ruvide pietre scolpite a merletto”.
Come l’ha efficacemente descritta l’arcivescovo cattolico Lévon Boghos Zékiyan originario di questa terra, indipendente dal 1991, dopo un millennio di prevaricazioni e la ferita profonda di un genocidio che; “patria di uno dei popoli più antichi del Vicino Oriente, con una sua distinta e propria fisionomia etnica, linguistica, politica e culturale, con una storia di più di venticinque secoli e un patrimonio di cultura e di arte ben superiore in proporzione alla consistenza del suo numero, del suo territorio, del suo potere politico”.
E tutto questo sembra oggi brillare nello sguardo limpido dell’adolescente ritratta da Zaven Khachikyan, scelta come immagine ufficiale della rassegna abruzzese. Uno sguardo che arriva dritto alle nostre coscienze; che spazza via l’indifferenza, cedendo il posto alla speranza ed esigendo rispetto e cura per le generazioni future e, inconsapevolmente, invoca la verità.
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