Pittura, scultura, fotografia, installazioni site-specific e videoarte compongono i diversi linguaggi della rassegna. Le tre mostre curate da Antonio Zimarino, Eva Comuzzi e Mariano Cipollini si intrecciano in continuo dualismo tra differenza e identità, vicinanza e lontananza in cui ogni artista, armeno e italiano, è chiamato al confronto su un tema. Il visitatore è così stimolato alla riflessione, spinto al superamento di due visioni tout court e ad aprirsi all’incontro con la complessità della cultura dei popoli in cui è possibile rintracciare i valori comuni di ogni civiltà.
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