STILLS OF PEACE

AND EVERYDAY LIFE  Ed.XI

Italia e Messico: Global Humanity

6 luglio – 8 settembre 2024 / ATRI (TE) – PESCARA

                  

     

S.L.M. 00 – ZEROZEROSULLIVELLODELMARE / PESCARA

FLÂNERIE
JILL HARTLEY 

A cura di Paolo Dell’Elce

Jill Hartley ha cominciato la sua lunga passeggiata in compagnia della macchina fotografica lungo le strade di una Polonia stremata che sul finire degli anni Settanta si stava preparando ai grandi sconvolgimenti sociali e politici interni che ebbero ripercussioni sull’intera Europa e costituirono i prodromi del crollo del Comunismo e dell’Unione Sovietica. Di questo momento storico eccezionalmente importante Jill è stata una testimone acuta quanto discreta. Il suo fotografare ‘sulle gambe’ le ha dato l’opportunità di andare incontro agli eventi, quasi di preconizzarli, per poterli poi cogliere con la fotocamera nell’istante di massima corrispondenza. L’evento più importante a cui la giovane fotografa si è esposta e non ha potuto più sottrarsi è stato l’epifania dell’umano. L’amore, come anelito alla vita, come speranza e come sogno, è la “causa prima” che spinge Jill a vagare per il mondo. Dopo la Polonia Jill Hartley si innamora del Messico al punto di sceglierlo quale Paese dove vivere e lavorare: «Come spiegare un incantesimo? Potrebbe avere qualcosa a che fare con ciò che ci manca in un certo momento. Suppongo che il Messico sia stato come un antidoto alla mia vita parigina.» Dagli anni Ottanta incomincia a fotografare a più riprese in terra messicana e, come era già accaduto in Polonia, Jill riesce a connettersi profondamente con i luoghi e i suoi abitanti e il suo lavoro fotografico è quanto di più aderente alla dimensione antropica nella quale si inserisce.